l'Italia, nel documento più importante su cui si fonda la nostra Repubblica - la Costituzione - dedica ben due articoli al lavoro e alla sua importanza. Considerato come un'attività che permette ad ogni cittadino di realizzarsi, sopravvivere e concorrere al miglioramento della società.
Come per molti altri diritti, anche questo è frutto di una conquista sociale per cui tantissime persone si sono battute.
Lavorare è importante, ma lo è anche poterlo fare nelle migliori condizioni possibili: in sicurezza, con orari di lavoro adeguati, una retribuzione giusta, con un contratto regolare e legale.
Tutto questo può sembrarci oggi scontato, ma non lo è, nemmeno in Italia.
Questa festa, nata nell'800 per ottenere i diritti di cui abbiamo parlato, oggi assume ancora una grande importanza: una festa per tutti i lavoratori, ma anche per tutte le persone che sono disoccupate, perché possano presto cambiare la propria situazione.
Quest'anno sarà un primo Maggio strano, ma significativo; l'Italia, come moltissimi Paesi colpiti dal coronavirus, si appresta a riprendere le attività lavorative, ma con molta lentezza e con grande difficoltà in termini economici.
Possa questa festa essere di buon auspicio perché tutto possa davvero, alla fine, andare bene.
Una dedica speciale a chi in questa emergenza sanitaria ha perso il lavoro, a chi lo ha dovuto reinventare da casa in "smart working", ma soprattutto a chi si sta battendo in prima linea nelle strutture sanitarie per sconfiggere questo virus e a chi non ha mai fatto mancare il proprio lavoro tenendo aperti supermercati, farmacie e dare comunque servizi di utilità.
Queste due immagini sono simbolo del lavoro ed entrati a fare parte dell'immaginario collettivo di tutti.
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QUARTO STATO Giuseppe Pellizza da Volpedo |
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PRANZO SUL GRATTACIELO |
Buona festa del lavoro a tutti!
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