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martedì 14 aprile 2020

FAVOLA DELLA PACE - Paulo Coelho


C’era una volta un re che credeva nella pace


C'era una volta un re il cui regno era abitato soltanto da persone felici, nonostante i territori confinanti fossero squassati da guerre continue.
Il re radunò i suoi consiglieri e chiese: «Perché soltanto nel nostro paese regna la pace?».
«Perché il popolo è contento», rispose un ministro.
«E perché il popolo è contento?» incalzò il re.
«Perché ognuno è felice di ciò che fa».

«Si corrono gravi pericoli vivendo circondati dalla guerra», pensava il re, con l’animo turbato. «Potrebbe accadere che i nostri vicini si stanchino di combattersi l’un l’altro e decidano di attaccare noi. Esiste un modo per insegnare loro l’importanza della pace?».
Un giorno, mentre il re era seduto sulla riva di un lago, passò un battello con un marinaio, al quale il sovrano domandò: «Sapresti dirmi come potremmo insegnare ai nostri vicini l’importanza della pace?».
«No, perché essi parlano tutti lingue diverse», rispose l’uomo, «e non so come potrebbero comprendere».

Quel marinaio aveva ragione. Dopo un intero pomeriggio passato a contemplare il lago, il re ebbe un’idea. Il giorno successivo convocò tutto il popolo per un annuncio: «Colui che dipingerà il miglior quadro sul tema della pace, riceverà dieci monete d’oro». Eccitati dall’entità della ricompensa, i sudditi si misero subito all’opera. Alla fine dell’anno, tutti avevano consegnato un quadro dedicato alla pace, giacché ogni suddito sperava di conquistare l’ambito premio.

Ciascuno aveva usato i materiali che più gli si confacevano:
l’incisore
il fornaio
il soldato
l’hippie
il monaco
il mistico
il miglior studente della scuola
il peggior studente della scuola

Le stanze del palazzo furono invase dalle opere, e per il re fu davvero difficile decidere quale rappresentasse la pace più compiutamente.
Dopo una lunga e meticolosa selezione, riconvocò il popolo per annunciare il vincitore del cimento.

«Vi ringrazio tutti per l’impegno», esordì il sovrano. «Le vostre opere sono eccellenti perché eseguite con amore, tuttavia ho dovuto sceglierne una a cui assegnare il premio.


Prima però voglio mostrarvi il quadro che si è classificato al secondo posto: esprime la forza delle montagne, l’energia del sole, la sicurezza della casa, il ristoro del cibo, la pace del lago, l’ombra della foresta, la gioia degli uccelli e l’innocenza della gioventù. È un dipinto magnifico, e l’avrei premiato con la vittoria se non fosse stato per un’altra opera che, a mio giudizio, rappresenta ancora più profondamente la pace».

Quando il re svelò il dipinto che aveva scelto, il popolo gridò allo scandalo. Questa è l’opera scelta dal sovrano. «Il nostro re dev’essere impazzito», commentò una donna. «Non può pensare davvero che un tale orrore rappresenti la pace!» protestò il panettiere. «Forse avremmo dovuto scegliere qualcuno che si intendesse di arte», suggerì l’astrologo reale. «Forse pensate che io non capisca nulla di arte, o che non sappia riconoscere la pace», disse il re.

«Ebbene la prima volta che ho visto questo dipinto sono rimasto turbato anch’io. La natura sembra sconvolta dalla furia degli elementi, ma se guardate con più attenzione quell’albero scosso dal vento, come ho fatto io, potrete scorgere un ramo, e su quel ramo vedere un nido, e in quel nido avvistare un uccellino, il quale sorride alla madre che gli porta del cibo. Per me, questo è il vero senso della pace. 

Quando il tuo cuore è pieno di gioia, perché hai una famiglia e combatti per difenderla, non importa quello che accade intorno a te, puoi vincere ogni avversità.



Il dipinto venne fatto viaggiare da un paese all’altro. Osservandolo, tutti i popoli compresero il messaggio del re, e la pace riempì i loro cuori.


Questa favola, scritta,in  occasione della Pasqua, da uno dei migliori autori contemporanei - Paulo Coelho - vuole essere un augurio e un invito rivolto a tutti noi a mantenere e coltivare un atteggiamento di pace interiore per affrontare il periodo incerto e difficile che stiamo vivendo.
Tra i tantissimi lutti e il dolore che questo virus sta seminando nel mondo, una notizia positiva arriva da un nuovo messaggio di pace: dallo Yemen alla Siria e dal Camerun alle Filippine, ribelli ed eserciti governativi stanno rispondendo positivamente all'appello CESSATE IL FUOCO per una tregua a tutti i conflitti armati, lanciato dal segretario generale dell'ONU Antonio Guerres.

Ci auguriamo che questo possa essere solo l'inizio di un mondo davvero nuovo anche dopo la fine  di questa pandemia.



Se ti è piaciuto questo racconto o se vuoi scrivere un tuo pensiero personale sulla pace puoi farlo commentando questo post!



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