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sabato 4 aprile 2020

ULIVO


Oggi si celebra, nella religione cristiana, la domenica delle palme, caratterizzata dallo scambio dell'ulivo benedetto.


Ma questa preziosa e millenaria pianta è da tempo ispiratrice di arte, poesia e spesso inserita in racconti e miti.


Di seguito alcune poesie celebri, in onore di questa pianta e dei suoi frutti, immagini di alcuni ulivi davvero splendidi.

(Van Gogh)


Olio con sapiente arte spremuto
Dal puro frutto degli annosi olivi,
Che cantan -pace! -in lor linguaggio muto
Degli umbri colli pei solenti clivi,
Chiaro assai più liquido cristallo,
Fragrante quale oriental unguento,
Puro come la fè che nel metallo
Concavo t’arde sull’altar d’argento,
Le tue rare virtù non furo ignote
Alle mense d’Orazio e di Varrone
Che non sdegnàr cantarti in loro note…

(Gabriele D’Annunzio)


Pure colline chiudevano d'intorno
marina e case; ulivi le vestivano
qua e là disseminati come greggi,
o tenui come il fumo di un casale
che veleggi
la faccia candente del cielo.
Tra macchie di vigneti e di pinete,
petraie si scorgevano
calve e gibbosi dorsi
di collinette: un uomo
che là passasse ritto s'un muletto
nell'azzurro lavato era stampato
per sempre - e nel ricordo

(Eugenio Montale)


Bisognerebbe imparare dagli ulivi a lasciarsi modellare dal vento senza perdere il proprio carattere.

(Fabrizio Caramagna)


Ho contemplato a lungo questo vecchio ulivo
cresciuto in terra arida
piegato e scavato dal vento maestrale
sbattuto da tempeste e arso dal sole cocente.
Tuttavia, carico di frutti, dona olio fragrante
come chi dopo una vita dura vive ancora
donando fiducia e creando speranza.

(Padre Enzo Bianchi)


Non vuole
per crescere, che aria, che sole,
che tempo, l’ulivo!
Nei massi le barbe, e nel cielo
le piccole foglie d’argento!
Tra i massi s’avvinghia, e non cede
se i massi non cedono, al vento.

(Giovanni Pascoli)


Quante cose saprai, tu che non cedi
da trecento e piú anni, o fosco olivo,
dei venti all’urto, e qui ferrigno in piedi
ti stai su questo solitario clivo…
Ma forse è ver che il vento fuggitivo
nuove ti reca, o che tu gliene chiedi?
Nulla sai, nulla pensi, nulla vedi;
e sei solo per questo ancora vivo.
Che se nel tronco tuo scabro e stravolto
queste piaghe del tempo fosser occhi
e tu fossi nei rami cervelluto,
ripensando che vivere è da sciocchi
e che a morire si profitta molto,
non saresti trecento anni vissuto.

(Luigi Pirandello)


Non è la sola leggenda che avvolge l'olivo e lo rende immortale. Zeus decise di dare in dono Atene e l'Attiva al Dio che avrebbe fornito a questa terra il dono più utile. A sfidarsi Atena e Poseidone. Poseidone fornirà il cavallo, Atena l'olivo. Zeus giudica vincitrice la dea sua figlia, sostenendo che il cavallo è per la guerra mentre l’olivo è per la pace.


Leggi e ascolta il mito di Atena e Poseidone a questo link:
Mito ulivo - Atena Poseidone


Attese Noè altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall’arca e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra.

(Genesi, Antico Testamento)


Nel mito che si intreccia alla religione, un ramoscello d’olivo, portato nel becco di una colomba, annunciò a Noè la fine del diluvio. Il nostro augurio è che questa pianta possa essere auspicio perché il mondo possa liberarsi presto da questa epidemia.









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